In questo articolo desidero approfondire un tema che genera spesso confusione nelle persone, ossia quello delle caratterizzazioni e delle differenze tra le diverse figure che si occupano della salute mentale. Possiamo cominciare col dire che le principali in Italia sono lo Psicologo, lo Psichiatra e lo Psicoterapeuta ed è bene chiarirne le distinzioni. Ad oggi, nel nostro paese, queste sono le uniche figure ad avere la legittimità statale a poter lavorare per migliorare ed incrementare la qualità e il benessere mentale delle persone, intervenendo su tutti quegli aspetti di disagio e/o di patologia legate alla nostra mente, intendendo con mente le componenti cognitive, emotive ed anche i vissuti esperienziali.
Scendiamo più nel dettaglio analizzando queste figure partendo proprio dal percorso formativo e professionale che intraprendono.
Chi è lo psicologo?
Lo psicologo, una volta conseguita la laurea presso la Facoltà di Psicologia, svolge un tirocinio professionalizzante obbligatorio per poter accedere all’esame di Stato. Solo dopo aver superato l’esame di Stato, può iscriversi all’Albo degli Psicologi ed è abilitato ad esercitare la professione. Lo psicologo, quindi, per esercitare la sua professione deve avere un requisito minimo di accesso e l’utente è garantito dal fatto che qualunque psicologo ha questo requisito minimo che è la laurea magistrale in Psicologia, il tirocinio e l’esame di Stato. L’esame di Stato è il vincolo che il professionista assume con lo Stato. Chi non possiede questi requisiti svolge abusivamente la professione.
Questo premesso, vi sono poi competenze aggiuntive che poggiano su questa specifica regolamentazione della professione: nel corso della sua vita professionale lo psicologo arricchisce le sue conoscenze poiché si evolve culturalmente, professionalmente, scientificamente, è in aggiornamento continuo. Qualsiasi professionista per essere al passo coi tempi deve adeguare la sua competenza alle nuove frontiere che insorgono.
Che cosa può fare lo psicologo?
Lo psicologo, anche in base al documento del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), si può occupare di:
– Prevenzione
– Diagnosi
– Abilitazione/Riabilitazione
– Sostegno
Come si evince dal documento, ha una competenza variegata in un ampio spettro di interventi perché è un professionista che lavora per il benessere e la tutela della salute, ottimizzando le risorse umane. Lo psicologo lavora sulle condizioni che ogni individuo ha, non fornisce in maniera rigida strumenti.
Per analizzare le altre due figure dobbiamo fare un passaggio di livello ulteriore poiché, oltre alla laurea, c’è bisogno della scuola di specializzazione della durata di almeno quattro anni.
Chi è lo Psichiatra?
Lo Psichiatra è di estrazione esclusivamente medica cioè è laureato in Medicina e poi, abilitato alla medicina, si specializza in Psichiatria. Si preoccupa di prevenire, curare e tenere sotto controllo i disturbi psichici o le malattie mentali del paziente. Essendo prima di tutto un medico, ha la possibilità di prescrivere farmaci se e quando lo ritiene opportuno.
Lo psichiatra somministra solo farmaci?
Assolutamente no. Lo psichiatra prescrive farmaci in quanto medico ma è anche autorizzato all’utilizzo della psicoterapia in base alla Legge 56 del 1989.
Chi è lo psicoterapeuta?
Lo Psicoterapeuta può avere una Formazione Universitaria Psicologica o Medica. Una volta abilitato alla professione si specializza in Psicoterapia.
Che cosa vuol dire questo?
La competenza psicoterapeutica è una competenza mista fra Psicologo e Medico. In altre parole esiste una Specializzazione in Psicoterapia a cui possono accedere Medici e Psicologi e coloro che si specializzano vengono iscritti in un elenco particolare presso l’Ordine o dei Medici o degli Psicologi. La specializzazione deve essere almeno quadriennale e si può conseguire in strutture pubbliche o private convenzionate.
Di cosa si occupa lo psicoterapeuta nel dettaglio?
In maniera sostanziale la psicoterapia, essendo una specializzazione che è condivisa col medico, si occupa della psicopatologia, cioè della riabilitazione di quei sintomi o disturbi di personalità che non ci aiutano a vivere.
Lo psicoterapeuta può prescrivere i farmaci? Sì, se è un medico può farlo.
Qual è l’obiettivo di queste tre figure professionali?
L’obiettivo di queste tre figure è comune e riguarda il benessere e la salute della persona e per raggiungerlo molte volte bisogna collaborare, lavorare in rete. Lo psicoterapeuta in molti momenti ha bisogno di collaborare con lo psicologo, ad esempio nei progetti di prevenzione o nella psicodiagnosi, ma anche con lo psichiatra in tutte quelle situazioni in cui può essere utile un supporto farmacologico anche di breve durata.
Per concludere
Psicologo clinico, Psicoterapeuta e Psichiatra condividono il rapporto con il paziente in un’ottica di cura lavorando sul terreno comune del disagio mentale che i tre professionisti considerano dal punto di vista preventivo, diagnostico e terapeutico. Le tre figure differiscono nell’approccio al disagio. Lo psichiatra valuta esami medici e può prescrivere farmaci, lo psicologo utilizza come strumenti d’intervento il colloquio, la somministrazione di test, il sostegno empatico e, nel caso sia anche psicoterapeuta, le tecniche di psicoterapia. Si tratta naturalmente di discipline separate solo in parte ed è certamente utile per i pazienti considerarle in un’ottica di collaborazione e d’integrazione.