Gli attacchi di panico sono episodi improvvisi e intensi di paura o ansia, accompagnati da una serie di sintomi fisici e psicologici.

Gli attacchi di panico possono verificarsi in situazioni diverse, senza una causa apparente o in seguito a uno stimolo scatenante e possono compromettere la qualità della vita di chi ne soffre, limitando le sue attività e le sue relazioni.

Cos’è il disturbo di panico

Il disturbo di panico si manifesta come un disturbo d’ansia acuto e intenso, distinto per la sua natura imprevista e spesso paralizzante. Essenzialmente, questo disturbo è caratterizzato dalla comparsa di attacchi di panico inattesi e ripetuti.

È importante notare che coloro che hanno vissuto un attacco di panico, sperimentano una persistente preoccupazione: temono che si manifesti un altro attacco e le potenziali conseguenze o implicazioni che esso potrebbe comportare. Tale preoccupazione costante può portare a un cambiamento nel comportamento dell’individuo, il quale spesso adotta strategie di evitamento nel tentativo di prevenire futuri attacchi di panico.

Cause degli attacchi di panico

Le cause degli attacchi di panico non sono completamente note, tuttavia si ritiene che siano coinvolti diversi fattori.

Vi è una maggiore predisposizione familiare a sviluppare il disturbo, il che suggerisce un’influenza genetica. Sono implicati alcuni neurotrasmettitori cerebrali, come la serotonina e il sistema nervoso autonomo, il che indica un ruolo dei fattori biologici.

Sono coinvolti anche alcuni schemi cognitivi disfunzionali, come la tendenza a interpretare in modo catastrofico le sensazioni corporee, la paura della paura e l’ansia anticipatoria: in tal caso ci troviamo di fronte a fattori psicologici.

Inoltre, alcuni eventi stressanti o traumatici, come malattie gravi, lutti, abusi e separazioni, possono rappresentare fattori ambientali scatenanti.

È evidente, dunque, che l’eziologia degli attacchi di panico sia multifattoriale, derivante cioè dall’interazione di predisposizioni biologiche, psicologiche e influenze ambientali in soggetti vulnerabili.

Sintomi degli attacchi di panico

Gli attacchi di panico si manifestano con una serie di sintomi fisici e psicologici che insorgono improvvisamente e raggiungono il picco entro 10 minuti. I sintomi più comuni sono:

  • Palpitazioni o tachicardia
  • Sudorazione
  • Tremori
  • Sensazione di soffocamento o respiro corto
  • Dolore al petto
  • Nausea o disturbi addominali
  • Vertigini o sensazione di svenimento
  • Parestesie (formicolii o intorpidimenti)
  • Brividi o vampate di calore
  • Sensazione di irrealtà (derealizzazione) o di estraneità a se stessi (depersonalizzazione)
  • Paura di perdere il controllo di sé
  • Paura di morire

Diagnosi degli attacchi di panico

La diagnosi degli attacchi di panico si basa sull’esame clinico e sulla valutazione dei criteri del DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali). Per effettuare la diagnosi è necessario che abbiano luogo almeno due attacchi inattesi cui fa seguito un mese (o un tempo più lungo) di preoccupazione persistente. Inoltre, è importante escludere altre possibili cause mediche o psichiatriche dei sintomi.

Trattamento degli attacchi di panico

Il trattamento degli attacchi di panico si basa su due principali approcci: la farmacoterapia e la psicoterapia.

Farmacoterapia

La farmacoterapia consiste nell’uso di farmaci specifici che hanno lo scopo di ridurre i sintomi fisici e psicologici degli attacchi di panico, regolando il funzionamento dei neurotrasmettitori cerebrali coinvolti nell’ansia. I farmaci più usati sono:

  • Gli antidepressivi: sono farmaci che agiscono principalmente sulla serotonina e hanno un effetto preventivo sugli attacchi di panico. Devono essere assunti con regolarità e per periodi prolungati, seguendo le indicazioni del medico.
  • Gli ansiolitici: sono farmaci che agiscono principalmente sul sistema nervoso autonomo e che hanno un effetto rapido e temporaneo sugli attacchi di panico. Devono essere assunti solo al bisogno e per periodi brevi, seguendo le indicazioni del medico.

La farmacoterapia deve essere sempre associata alla psicoterapia e monitorata dal medico, in quanto può avere effetti collaterali e interazioni con altri farmaci o sostanze. Inoltre, non deve essere interrotta bruscamente, ma gradualmente e sotto controllo medico.

Psicoterapia

La psicoterapia è un percorso individuale o di gruppo, condotto da uno psicologo o da uno psichiatra, che ha lo scopo di aiutare la persona a comprendere le cause e i significati degli attacchi di panico, a modificare i pensieri e i comportamenti disfunzionali che li alimentano, a sviluppare strategie di coping e di gestione dell’ansia e a rafforzare la propria autostima.

La psicoterapia può essere integrata da altre forme di sostegno psicologico, come il supporto familiare e sociale, l’informazione e la sensibilizzazione sul disturbo, l’adesione a gruppi di auto-aiuto o ad associazioni specifiche che offrono consulenza e assistenza ai pazienti affetti da attacchi di panico.

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