Definizione di autoipnosi

La letteratura definisce l’autoipnosi come uno stato mentale diverso dallo stato di veglia, che può essere utile per imporsi degli obiettivi, per diminuire o annullare un imprintig negativo, ma soprattutto per aumentare l’autostima, la forza di volontà nelle situazioni ambientali difficili ed è anche e soprattutto adatta al pensare produttivo e creativo. Può essere utilizzate, inoltre, per rivivere eventi e fatti del proprio passato remoto attraverso il procedimento dell’Autoipnosi Regressiva, simile al procedimento dell‘Ipnosi Regressiva, risvegliando e portando verso il conscio almeno una parte della memoria implicita. L’autoipnosi è una tecnica attraverso la quale siamo in grado di utilizzare meglio le nostre potenzialità. Tutti sono in grado di praticare l’autoipnosi. Tale tecnica può essere utilizzata per amplificare i risultati di ogni altra metodologia e in questo stato si possono ottenere esperienze di grande interesse e valore come episodi di consapevolezza non presenti nello stato veglia vigile.

Allenarsi all’autoipnosi

L’allenamento all’autoipnosi è più semplice se si assecondano in modo spontaneo i ritmi personali del respiro, non sforzandosi di accelerarlo né di diminuirlo. Con un allenamento giornaliero, tutto diviene automatico e ci si inoltra verso esperienze sempre più profonde di benessere.

La nostra salute fisica dipende da molti fattori ma è ampiamente influenzata anche dalle nostre aspettative. L’autoipnosi diventa, così, anche un efficace e pratico strumento per ridurre le aspettative negative e incrementare quelle positive. Non bisogna mai dimenticare che la teoria della comunicazione afferma che essa avviene su livelli multipli e soprattutto che sono quelli posti ad un livello più basso a determinare il significato conscio o inconscio di quelli superiori. Praticando l’autoipnosi possiamo mutare le abitudini sbagliate, il comportamento scorretto, il pensiero fuorviante negativo, una sintomatologia emozionale troppo a lungo alimentata, tutte condizioni che portano a malattie funzionali.

Si inizia con un allenamento ad autosuggerimenti semplici sempre di natura positiva, come sensazione di calore piacevole oppure di benessere fisico e psichico, di rilassamento di tutti i muscoli del corpo, cercando di sentire bene solo coloro che sono appoggiati al tavolo oppure alla poltrona.

L’importanza del tempo presente

Dobbiamo memorizzare che è assolutamente necessario allenarsi per un certo periodo di tempo variabile da individuo ad individuo, per ottenere risultati validi, sicuri e incoraggianti. È necessario iniziare con pensieri o formule semplici ed inserirle sempre nel presente.

Non pensare <<domani mi sentirò meglio, ma mi sento meglio, in questo momento mi sento meglio, ora le mie condizioni psicosomatiche iniziano a migliorare, adesso mi trovo nelle condizioni più adatte per iniziare a sentirmi meglio dai miei disturbi e dalle mie malattie>>, ecc. La nostra attività subconscia o inconscia lavora sempre nel presente, lavora nell’attimo dell’Adesso, lavora subito per darci benessere, tranquillità e distensione. Pertanto va attivata solamente così altrimenti i risultati sono poco attendibili e scarsamente duraturi.

Tenere sempre presente che per il subconscio e l’inconscio il futuro è sempre proiettato avanti nel tempo e di conseguenza non si realizzerà mai secondo le nostre aspettative. Il futuro non è in grado di creare un’immagine positiva, perché non esiste, non è ancora arrivato. Il futuro non ci appartiene. Non è influente sul corso della nostra vita e non è in grado di creare un’immagine mentale positiva. Solo il presente ha la facoltà di risvegliare situazioni e comportamenti nuovi anche se proiettati nel futuro.

Hic et nunc

La “formula magica” per allenarsi bene all’autoipnosi è ricordarsi sempre del Qui e ora (hic et nunc), oppure del momento dell’Adesso. Procedendo in questo modo tutto il resto viene da sé sempre però con un progressivo allenamento nel tempo. Come è ovvio è ancora più errato riferirsi al passato. I ricordi rallentano o fermano l’allenamento.  I ricordi funzionano come zavorre persino se sono positivi e piacevoli. Creare dunque sempre immagini mentali positive con frasi semplici. L’inconscio riceve solo frasi semplici, esenti da forme letterarie elaborate. Allenarsi dunque alle frasi con gradualità e misura fino a raggiungere scopi più elevati. Di grande importanza è fissare degli obiettivi da raggiungere in base alla loro importanza e qualità. Fissarne uno alla volta ricordandosi sempre di pensarli realizzati nel presente e mai nel futuro.

Per concludere

L’autoipnosi, se utilizzata con le metodiche suggerite, diviene non solo una valida e importante ricerca personale, ma anche un modo completo, pur se piuttosto lungo, di incontro con il proprio inconscio, di ricerca di nuovi significati e di conoscenza profonda di sé.

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